Come cambiano le parole, adesso e dopo
Silver lining (noun)
E’ una frase idiomatica che suona come una parola, è Inglese.
Qui in Nord America la senti spesso da persone che prendono la vita con filosofia. La West Coast ne ha fatto la sua fortuna. Nasce probabilmente nel 1634, dall’immaginazione di un autore Inglese di nome John Milton, scritta per la maschera teatrale da lui creata.
Talvolta la gente che la pronuncia sospira, inarca le sopracciglia, occhi persi nel vuoto, le orecchie si ritirano, il naso che guarda al futuro e la fronte alla speranza. Altre volte la si trova come fosse detta con la poesia dell’accettazione.
La usi per rappresentare quella ricercata dote nello scorgere un barlume di luce nel buio.
Di vedere l’alone argenteo (silver) attorno alla nuvola che ti copre il Sole.
L’ abilità sopraffina di trovare il risvolto in una situazione scoraggiante.
Un inguaribile ottimismo dopo che le cose sono ormai già precipitate.
La bravura di sapersi cucire quel tessuto morbido (lining) che ti separa dall’abrasività della vita.
Potresti usarla con positiva disinvoltura dicendo “you wanna see the silver lining in all this” oppure parafrasando la nostra amica maschera: “Ogni nuvola ha il suo contorno argenteo”
Lorenzo Fresh
Originariamente pubblicata qui, all’interno dell’ Alfabeto Pandemico da Lo Stato dei luoghi